Il fenomeno di SAO imperversa ormai dal 2009, nato dalla matita di Reki Kawahara, divenendo una delle serie cult del panorama anime/manga dell’ultimo decennio. La serie, che ha sapientemente unito il mondo degli MMORPG allo stile dei manga, segue nella sua trama principale le vicende di Kazuto “Kirito” Kirigaya, un ragazzo con la passione per i videogiochi che rimane bloccato insieme a migliaia di altri gamer nel mondo fantasy di Sword Art Online.
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Questo particolare gioco, che utilizza un sistema di realtà virtuale detto NerveGear, permette un immersione totale dei giocatori nel mondo digitale, essendo collegato direttamente alla rete neurale del suo utilizzatore. Tuttavia però, Kirito e gli altri giocatori che hanno effettuato il login nel giorno del lancio, scoprono velocemente che non è possibile uscire dal gioco di loro volontà. Il creatore di SAO, Akihiko Kayaba, ha vincolato tutti i giocatori alle sorti dei loro stessi avatar: chi muore nel gioco muore anche nel mondo reale tramite un impulso elettrico tramite lo stesso NerveGear. Stessa sorte capita se forzatamente si tenta la rimozione manuale del dispositivo. L’unico modo per sopravvivere a SAO è che qualcuno finisca il gioco, superando tutti i 100 livelli previsti e battendo il Boss finale, ovvero Kayaba stesso.
Il numero di morti dovuto all’incidente di SAO è grandissimo, oltre ai danni psicologici riportati dai sopravvissuti seguita da una forte indignazione dell’opinione pubblica. Ma il mondo dei videogiochi tramite realtà virtuale non si ferma e vengono sviluppati altri prodotti derivati da SAO, come Gun Gale Online, Alfheim Online e il più recente Underworld.
IL DAY ONE!
Quello che però i nerd di tutto il mondo hanno potuto vivere nelle ultime ore, è l’avvento della data che nella serie segna il Day One del lancio del gioco: era infatti il 6 Novembre 2022 quando nella serie viene lanciato Sword Art Online. Ha così inizio l’avventura di Kirito e compagni che durerà circa due anni.
Purtroppo per noi, le tecnologie usate in SAO, nonostante la coincidenza delle date, non sono ancora possibili da replicare nel mondo reale, ma certamente l’idea di un videogioco in Full Dive come mostrato nella serie sarebbe il sogno di ogni gamer che si rispetti.