Immaginate la scena: siamo a cavallo del nuovo millennio, hai circa 10 anni e quando vai a casa di tuo cugino più grande ti viene permesso di usare la sua Play Station nonostante lui non c’è. La regola base era la solita, giocare senza Memory Card cosi non rischiavi di sovrascrivere i salvataggi del proprietario della console. Ma non è questo il punto, ma piuttosto che tuo cugino, essendo più grande, ha dei titoli a cui tu non puoi giocare.
Trovi un disco interessante, sai già che sicuramente non è adatto a te, si capisce dalla copertina, ma vuoi provarlo a ogni costo. Socchiudi la porta, spegni la luce, parte il gioco e vai. Dopotutto è un videogioco, pensi che la sfida vera sia semplicemente in base al livello di difficoltà, come tutti gli altri già provati. Premi start, video introduttivo abbastanza blando, e sei subito in game.
Già qui, dopo mezzo passo qualcosa non quadra. Nebbia ovunque, non si vede praticamente nulla, ma il percorso è obbligato dalla trama iniziale e quindi segui la mocciosa che scappa. Fino a qui tutto bene. Si, ma questa scappa in un cavolo di macabro vicolo con cadaveri, musiche inquietanti e sangue ovunque!!! E poi muori male. Eh si, perché Silent Hill ha introdotto questa idea geniale del prologo in cui il giocatore deve morire per forza ucciso da alcuni mostri bambini (poi si capisce che si trattava di un incubo del protagonista), il che è perfetto a livello narrativo, ma tu a 10 anni spegni console, televisore, stacchi la presa, fuggi dalla stanza e hai comunque incubi per settimane.
Nonostante questa esperienza di vita reale, Silent Hill nel 1999 pone la bandiera sulla vetta dei Survival Horror OldGen. Siamo in un periodo in cui questo genere ha preso notevolmente piede: all’inizio del decennio c’è stato Alone in The Dark (1992) che ha rivoluzionato il genere, il quale però vede un vero e proprio successo commerciale grazie a Resident Evil (1996) e Resident Evil 2 (1998) insieme a titoli simili come Clock Tower. Silent Hill arriva su di un mercato già ricco di concorrenza, ma lo stile veramente Horror e una trama intrigante lo hanno reso il celebre capolavoro che quasi ogni gamer che si rispetti ha giocato in vita sua.
Vi lascio ora al video del primo capitolo del gioco di cui vi ho parlato prima, “Harry’s Nightmare”. Un vero tuffo nei ricordi del Gaming..